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Adorazione Eucaristica del 16 gennaio 2020

Angeli e dintorni
Pubblicato in Adorazioni Eucaristiche · 16 Gennaio 2020
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I
L RISORTO CI PRECEDE, CI CHIAMA
A SEGUIRLO E CI INVIA

Preghiamo con il Salmo 105
1 Rendete grazie al Signore e invocate il suo nome, proclamate fra i popoli le sue opere. 2 A lui cantate, a lui inneggiate, meditate tutte le sue meraviglie.

Dalle udienze del  Santo Padre Francesco

Catechesi sugli Atti degli Apostoli
20. «Paolo accoglieva tutti quelli che venivano da lui, annunciando il regno di Dio… con tutta franchezza e senza impedimento» (At 28,30-31). La prigionia di Paolo a Roma e la fecondità dell’annuncio.

Concludiamo oggi la catechesi sugli Atti degli Apostoli, con l’ultima tappa missionaria di San Paolo: cioè Roma (cfr At 28,14). Il viaggio di Paolo, che è stato un tutt’uno con quello del Vangelo, è la prova che le rotte degli uomini, se vissute nella fede, possono diventare spazio di transito della salvezza di Dio, attraverso la Parola della fede che è un fermento attivo nella storia, capace di trasformare le situazioni e di aprire vie sempre nuove. Con l’arrivo di Paolo nel cuore dell’Impero termina il racconto degli Atti degli Apostoli, che non si chiude con il martirio di Paolo, ma con la semina abbondante della Parola. La fine del racconto di Luca, imperniato sul viaggio del Vangelo nel mondo, contiene e ricapitola tutto il dinamismo della Parola di Dio, Parola inarrestabile che vuole correre per comunicare salvezza a tutti. ”

PREGHIERA
O nostro Maestro, Gesù Cristo, che sei Via, Verità e Vita, fa’ che noi impariamo la scienza della tua carità nello spirito di S. Paolo Apostolo e della Chiesa Cattolica. Manda il tuo Spirito Santo affinché ci insegni e ci suggerisca ciò che hai insegnato nel beneplacito del Padre. Illumina le nostre intelligenze a comprendere e a meditare le divine Scritture. Rendi docili le nostre volontà agli esempi e ai precetti della tua dolcezza. Insegnaci a pregare degnamente, attentamente e devotamente con le parole dello Spirito divino. O Signore, che io Ti conosca, Ti ami, viva di Te e Ti possa godere in eterno.
Amen

Preghiamo con il Salmo  105
3 Gloriatevi del suo santo nome: gioisca il cuore di chi cerca il Signore. 4 Cercate il Signore e la sua potenza,ricercate sempre il suo volto.

“A Roma, Paolo incontra anzitutto i suoi fratelli in Cristo, che lo accolgono e gli infondono coraggio (cfr At 28,15) e la cui calda ospitalità lascia pensare a quanto fosse atteso e desiderato il suo arrivo. Poi gli viene concesso di abitare per conto proprio sotto custodia militaris, cioè con un soldato che gli fa da guardia, era agli arresti domiciliari. Malgrado la sua condizione di prigioniero, Paolo può incontrare i notabili giudei per spiegare come mai sia stato costretto ad appellarsi a Cesare e per parlare loro del regno di Dio. Egli cerca di convincerli riguardo a Gesù, partendo dalle Scritture e mostrando la continuità tra la novità di Cristo e la «speranza d’Israele» (At 28,20). Paolo si riconosce profondamente ebreo e vede nel Vangelo che predica, cioè nell’annuncio di Cristo morto e risorto, il compimento delle promesse fatte al popolo eletto. Dopo questo primo incontro informale che trova i Giudei ben disposti, ne segue uno più ufficiale durante il quale, per un’intera giornata, Paolo annuncia il regno di Dio e cerca di aprire i suoi interlocutori alla fede in Gesù, a partire «dalla legge di Mosè e dai Profeti» (At 28,23). Poiché non tutti sono convinti, egli denuncia l’indurimento di cuore del popolo di Dio, causa della sua condanna (cfr Is 6,9-10), e celebra con passione la salvezza delle nazioni che si mostrano invece sensibili a Dio e capaci di ascoltare la Parola del Vangelo della vita (cfr At 28,28). ”

PREGHIERA
Credo, o Signore, a queste parole di vita eterna; ma tu accresci la mia fede. Molte volte, o Padre celeste, ci hai parlato nelle Scritture, nei Profeti, nel Figlio tuo; oggi ci ammaestri attraverso la Chiesa, Maestra infallibile. Ti prego ad illuminarmi sempre più; questa è la vita eterna: conoscere Te, o Padre, ed il tuo Figlio, Maestro nostro unico. Ti amo, o mio Dio, sommo bene ed eterna felicità. Conducimi nella via della tua volontà e nell’imitazione dei santi esempi del tuo Figliuolo, del quale ti compiacesti. Ti prego, o Signore, attira sempre più a Te il mio cuore; santificami con la effusione del tuo Spirito; aumenta in me la carità operosa. Con Maria, mia Madre e Maestra, conserverò nella mia mente le sante parole lette, e le mediterò nel mio cuore.
Amen
(Beato Giacomo Alberione)

Preghiamo con il Salmo  106
1 Rendete grazie al Signore, perché è buono, perché il suo amore è per sempre. 3 Beati coloro che osservano il diritto e agiscono con giustizia in ogni tempo.

A questo punto della narrazione, Luca conclude la sua opera mostrandoci non la morte di Paolo ma il dinamismo della sua predica, di una Parola che «non è incatenata» (2Tm 2,9) – Paolo non ha la libertà di muoversi ma è libero di parlare perché la Parola non è incatenata - è una Parola pronta a lasciarsi seminare a piene mani dall’Apostolo. Paolo lo fa «con tutta franchezza e senza impedimento» (At 28,31), in una casa dove accoglie quanti vogliono ricevere l’annuncio del regno di Dio e conoscere Cristo. Questa casa aperta a tutti i cuori in ricerca è immagine della Chiesa che, pur perseguitata, fraintesa e incatenata, mai si stanca di accogliere con cuore materno ogni uomo e ogni donna per annunciare loro l’amore del Padre che si è reso visibile in Gesù. Cari fratelli e sorelle, al termine di questo itinerario, vissuto insieme seguendo la corsa del Vangelo nel mondo, lo Spirito ravvivi in ciascuno di noi la chiamata ad essere evangelizzatori coraggiosi e gioiosi. Renda capaci anche noi, come Paolo, di impregnare le nostre case di Vangelo e di renderle cenacoli di fraternità, dove accogliere il Cristo vivo, che «viene incontro a noi in ogni uomo e in ogni tempo» (cfr II Prefazio di Avvento). ”

PREGHIERA
Signore Gesù, mia vita, mio tutto, tu mi chiedi di dare gratuitamente quanto gratuitamente mi hai donato. Aiutami a condividere con gli altri i doni ricevuti nello spirito del dialogo e dell'accoglienza reciproca... mi affido a te perché sia vigile e responsabile nella lettura dei segni del tempo e testimoni il primato del Padre nel mio lavoro quotidiano e nei rapporti familiari e sociali.
Amen
(Carlo Maria Martini)



Email: angeli@angeli.netsons.org
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